IO SONO. Talking and Sensory Paints – Paints Personale Di Pittura di Olga Marciano

IO SONO. Talking and Sensory Paints -  Paints Personale Di Pittura di Olga Marciano

E’ prossima alla chiusura la personale di Olga Marciano dal titolo “Io sono”.

Allestita presso l’ex Museo del Falso, all’interno delle sale dell’Archivio dell’Architettura Contemporanea di Salerno, in via San Benedetto, è stata inaugurata il 4 Aprile scorso, e chiuderà i battenti il giorno 8.

Patrocinata dal Comune di Salerno, rappresenta un nuovo ed innovativo modo di fruizione dell’arte, che travalica la tela intesa come “sede” dell’opera.

Con l’utilizzo della voce e di passaggi multisensoriali, infatti, l’artista realizza “quadri parlanti”, cercando di sviluppare tra l’opera stessa e il visitatore un percorso narrativo, all’interno del quale il soggetto raffigurato saluta, presentandosi al pubblico e raccontando se stesso. In tal modo si stabilisce una relazione opera – visitatore, che conduce quest’ultimo in una dimensione immaginaria e fantastica. Si potrebbe persino parlare di una sorta di empatia, e di “partecipazione” all’intimo messaggio e pensiero trasmesso dal dipinto.

Un nuovo coinvolgimento, dunque, non più “localizzato” al quadro, alla tecnica e ai colori adoperati dall’artista, e alle emozioni che il lavoro
La mostra costituisce un viaggio all’interno dell’universo femminile: tutte le opere, infatti, che hanno nomi di donne (Miriam, Alice, Marina..) ritraggono figure simbolo di determinate categorie, a partire da Wilma e giungendo alle donne dei giorni nostri.stesso può suscitare, ma vertenti su più piani, su più sensorialità.

L’artista Olga Marciano, nata a Salerno nel 1962, è laureata in Giurisprudenza con 110 e lode, ma ha sin dalla più tenera età manifestato interesse per la pittura.

Dal 2006 comincia a prendere parte a varie esposizioni e a organizzare mostre.

Attraverso la pittura, l’artista entra in contatto con le sue emozioni più autentiche e veritiere,

si allontana dal trambusto quotidiano per ritrovare pace e serenità.

Nelle sue tele, dai colori vividi e netti, emerge sempre una femminilità discreta e raccolta.

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