I loro disegni sono già conosciuti per essere presenti sui muri del centro antico e della periferia di Napoli, tra i vicoli e le strade della città.
Ma sono stati ospitati presso la galleria Hde di Piazzetta Nilo 7 sino al 5 Aprile ultimo scorso.
Si tratta dei writers napoletani Cyop&Kaf e la mostra si chiama ICone, dove il rigore si fonde con l’immaginazione, secondo le parole degli stessi artisti.
25 le opere esposte: tavole eseguite in acrilico e tempera su legno, in cui prevalgono il rosso, il blu ed il color oro. Il “marchio di fabbrica” è sempre il graffito metropolitano, anche se rivisitato, perché il graffito è politico, così come politica è la scelta dei writers di fare arte in strada, intervallando di tanto in tanto tale scelta con esposizioni “al chiuso”, come nel caso di
ICone appunto.
Le immagini sono cupe, a tratti inquietanti, frutto del disagio dei nostri tempi.
Probabilmente, tuttavia, lasciano trapelare caratteri e segni meno “scioccanti”, propri per esempio dell’esposizione avutasi al Largo Baracche ai Quartieri Spagnoli qualche anno fa.
Rappresentano il clima culturale che si respira nella città, il degrado, la problematicità latente.
Non sono assolutamente opere di facile lettura, e nemmeno pretendono di esserlo: solo, non vanno demonizzate aprioristicamente.
La mostra è stata inaugurata lo scorso 16 Marzo nel cuore della città partenopea, presso la predetta galleria Hde, nata nel 2006 con l’obiettivo di promuovere eventi artistico – culturali, valorizzando le attività di ricerca nei settori dell’arte, dell’architettura e della letteratura.
E sicuramente la mostra dei writers napoletani, dall’identità ancora sconosciuta – forse un duo, forse una sola persona, forse un insieme di persone – contribuisce ad essere ancora un’altra goccia nello sterminato oceano della creatività artistica e dei tanti modi per esprimerla.